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giovedì 22 marzo 2012

Natura del contratto di call center e nomen juris - Cass. massima sent. n. 4476 del 21.03.2012



Secondo la sentenza in commento, un controllo "particolarmente accentuato ed invasivo" da parte del datore di lavoro, è contraria alla natura di lavoro "a contratto" o "a progetto" di cui al nomen juris del contratto.

Inoltre, la Corte di Cassazione esprime il principio secondo il quale, se il lavoratore è inserito pienamente nell'organizzazione della datrice di lavoro, con l'uso di sua strumentazione e rimane senza rischio di impresa oltre che a ricevere "puntuali ordini di servizio", il contratto deve considerarsi di tipo subordinato e non di collaborazione (fattispecie relativa ad un contratto di lavoro di call center)