Roma, 29 settembre 2014 - Il Governo Renzi lancia l'idea di inserire parte del TFR (Cosa è il TFR) in busta paga. In pratica l'idea sarebbe quella di trasferire una quota (si pensa al 50%) del TFR mensilmente sulla busta paga e di eliminare (almeno in parte) così la buonuscita dei lavoratori a fine rapporto di lavoro.
L'idea dell'esecutivo è come detto quella di trasferire subito il 50% del Tfr nelle buste paga dei lavoratori, e lasciare l’altra metà alle imprese. Quanto meno per un anno, più probabilmente per due o tre anni, a cominciare dai lavoratori dipendenti del settore privato. Secondo le prime indiscrezioni, l'erogazione del 50% del TFR (maggiorato del 3,5%) potrebbe avvenire in un'unica soluzione. La scelta spetterebbe comunque al lavoratore. Non è ancora chiaro, però, il nodo delle compensazioni alle aziende, il cui costo del lavoro avrebbe una sicura impennata.
E' evidente che il Governo guarda in maniera miope al futuro avendo come obiettivo quello di aumentare i consumi. Si sta pensando cioè di creare maggiore liquidità per i lavoratori (a fronte comunque di aumenti di spesa per i datori di lavoro).
Un tema da considerare, però, è costituito anche dal fatto che tra venti anni i lavoratori si troveranno probabilmente senza pensione (a causa delle forti difficoltà del sistema pensionistico e degli enti previdenziali) e senza TFR. Ciò evidentemente non interessa al Governo, il quale sembra più alla ricerca di conferme (e voti) per il presente, ma disinteressato del futuro dell'odierna generazione.
Un tema da considerare, però, è costituito anche dal fatto che tra venti anni i lavoratori si troveranno probabilmente senza pensione (a causa delle forti difficoltà del sistema pensionistico e degli enti previdenziali) e senza TFR. Ciò evidentemente non interessa al Governo, il quale sembra più alla ricerca di conferme (e voti) per il presente, ma disinteressato del futuro dell'odierna generazione.